Ciao cara... che t'è tornata la voce?!? Io copy/paste quello che scritto poco fa sulla mia pagina Fuckbook. Poi metterò qualche foto anche qui.
Anneke Van Giersbergen | Frames | Kill Ferelli Mezzago, Bloom, 26/05/12 -------------------------------------------------------------------- La mia prima volta al rinomato Bloom di Mezzago, dove giusto un mese fa hanno suonato i Motorpsycho e dove in passato si sono esibiti anche i Nirvana ed ancora tanti altri nomi famosi della scena rock: un po' fuori Milano, subito dopo il Live Music Club di Trezzo sull'Adda, in Brianza, una zona davvero tranquilla - compreso l'albergo dove abbiamo dormito, immerso nel verde - e dove abbiamo trascorso un piacevole pomeriggio a chiacchierare del più o del meno - anche se immancabilmente le conversazioni poi finivano sempre su Anneke, i The GatherinG ed i nostri ricordi sui loro concerti passati. Di lì a poco che arriviamo sul posto, la bionda vocalist scende dal tour bus col suo gruppo e si ferma una decina di minuti a salutarci e a scambiare qualche parola con noi, sugli anni che sono trascorsi dall'ultima volta che si è esibita nel nostro paese - 2006, per il tour di supporto ad ''Home'', l'ultimo disco dei The GatherinG sul quale ha cantato! - sul suo bambino, Finn, e di quanto stia crescendo bene e che è in tour con lei anche a questo giro. Ci congeda dicendoci che è ora di andare a mangiare qualcosa, ma che dopo il concerto si tratterrà sicuramente un altro po' di tempo con noi. Cordiale e disponibile come sempre, anche se che il suo gusto nel vestire non è cambiato minimamente dalle ultime volte che l'ho vista: è un caleidoscopio di colori ed indumenti - scarpe modello 'ballerina' di vernice lucida rossa e bordi dorati - che non ci incastrano assolutamente niente l'uno con gli altri, ma è talmente bella, simpatica e solare che alla fin fine non ci badi più di tanto, ma l'occhietto a me cade sempre, eh, eh, eh. Tra l'altro un paio di volte scorgiamo anche il piccolo Finn che gioca, carinissimo e dai lunghi capelli biondi. Entriamo nel locale poco dopo le 21:00 e come potremmo appurare di lì a poco, il Bloom è una sauna. Andiamo subito al banchetto del merchandising a prenderci qualche 'souvenirs' del concerto: t-shirts inguardabili, ma meno male che c'è il poster che riproduce la cover di ''Everything is changing'', autografato da Anneke o, per chi preferisce - vero Gianluca?!? - la mug con l'immagine di Anneke. Dopodiché ci appostiamo sotto al palco per qualche foto tra noi forummettari e chiacchiere varie. Verso le 22:00 attaccano i Kill Ferelli - monicker che, come scopriremo a fine serata, nasce dall'unione di Kelly, il nome della grintosissima vocalist e da quello del chitarrista - e si parte subito col botto, dato che il quartetto propone un travolgente mix di rock alternativo/grunge. Certo non originalissimo - addirittura l'intro di un brano che hanno proposto, mi ha ricordato un pezzo dei Garbage, tanto che pensavo ne proponessero la cover - ma convincente e godibile nell'attesa che arrivi l'headliner che aspettiamo a gloria. Seguono i tedesci Frames, un gruppo tutto strumentale post-rock davvero interessante, benché le tastiere si sentissero pochino. Chitarrista e tastierista suonano anche un pezzo 'a quattro mani', tra l'altro. Ci ricordano un po' gli Explosions in the Sky - a me, per le sonorità proposte - e i A long distance calling, a Simone. A fine concerto infatti il loro batterista ci dirà che ogni tanto vengono paragonati a questi ultimi, anche se i Frames suonano un meno metal e progressivi. Pensare che sono di Hannover e che io passo di lì ogni estate dal 1999! Non mi sarebbe dispiaciuto se avessero potuto suonare un po' più a lungo, ma spero di avere modo di riascoltarli in futuro. E' un quarto a mezzanotte quando Anneke arriva on stage in un tripudio generale e sarà praticamente il delirio più totale per tutta l'ora ed un quarto successiva. Ahinoi, ci sarebbe piaciuto se avesse potuto suonare di più, ma il caldo è davvero infernale e credo facciano un po' fatica anche loro on stage. Lei comunque, dopo il concerto, ci promette che ritornerà in Italia per più date la prossima volta e noi non vediamo già l'ora. Per quanto riguarda il look, per l'esibizione ha scelto qualcosa di un po' più sobrio e meno appariscente: se non altro la tracolla sbrilluccicosa argentata della chitarra che l'ha sempre accompagnata anche in passato, fa pandamme con la t-shirt che indossa. L'importante è sentirla cantare. E la sua è una voce straordinaria, arriva ovunque, è un brivido puro dall'inizio alla fine, anche se il suo repertorio solista è un po' più pop e frizzante rispetto a quanto ci aveva abituato coi The GatherinG. Ma poi è troppo simpatica, fa le smorfie tra un pezzo e l'altro o anche mentre canta, ci ringrazia di cuore continuamente, addirittua scende anche tra il pubblico durante l'esecuzione di 'Hope, pray, dance, play' ed i fans ballano attorno a lei. Uno dei chitarristi che suona con lei è lo stesso dei Kill Ferelli. Peccato che il bassista sia in punizione, relegato accanto alla batteria e praticamente nascolto dietro all'altro chitarrista che sta difronte a noi. E non dimentichiamoci poi che questa sera siamo tutti doppiamente contenti, dato che alla batteria troviamo niente poco di meno che Rob Snijders, former guitarist dei Celestial Season - adoriamo ancora tutti il loro ''Solar lovers'' di metà anni '90, capolavoro del doom-goth-metal nel quale cominciavano a fare capolino le prime influenze stoner della band - e che contiene anche la cover di 'Vienna' degli Ultravox. Dal disco di debutto con gli Agua de Annique - monicker terribile - propone giusto i due primi pezzi, che sono anche quelli più proponibili, appunto, l'angelica 'Beautiful one' e 'Witnesses', tiratissima. Poiché mi sono rifiutata di comprare il 2° album come A.D.A. - è terribile anche se lo abbrevi - non so dirvi se da ''In this room'' abbia proposto qualcosa, ma mi sembra proprio di no. Dal recentissimo ''Everything is changing'' invece propone praticamente quasi tutto... 'Feel alive', 'My boy', 'Take me home', 'Stay' - con tanto di duetto con Kelly - 'Hope-Pray-Dance-Play', 'Circles' e '1000 miles away from you', entrambi questi ultimi due momenti che apprezzo particolarmente dell'intera esibizione. Non mancano un paio di memorabili momenti con due pezzi dei The GatherinG, 'Even the spirits are afraid' da ''Souvenirs'', con le sue acide vocals e 'Saturnine' da ''If-then-else''... non si contano più le volte l'abbiamo cantata ai concerti dei The GatherinG negli passati e finalmente abbiamo avuto modo di accompagnare Anneke ancora una volta per i cori. Propone anche una cover che non conosco nella prima parte del concerto, nonché uno dei brano che ha cantato su ''Addicted'' del 2009 di Devin Townsend - 'Hyperdrive', dannatamente trascinante. Naturalmente, come promessoci, Anneke passerà un po' di tempo con noi a fare foto, firmare autografi e a chiacchierare con gli irriducibili sopravvissuti al caldo all'interno del locale e a conferma di quanto questa donna sia sempre stata una vocalist e una musicista completa, nonché una persona splendida per tutti i suoi fans. And last, but not least, complimenti vivissimi ai meteorologi che avevano previsto pioggia e temporali vari per questo week-end: beautiful Anneke, you shine like the sun, you make dark clouds go away...
_________________ ... I need a cloud to jump on somewhere to dream to pick my own sparkling sun ... _________________________ http://www.klimt1918-fever.net
|