Ordunque... Il mio arrivo su queste pagine è datato 2003, ma i The GatherinG li avevo già scoperti più di dieci anni prima, quindi la storia sarebbe lunghina da raccontare
I più bei ricordi sono legati non soltanto alla musica che hanno iniziato a proporre dall'arrivo della rossa Anneke, ma anche dalle sonorità goth-doom degli esordi, particolarmente a quelle di ''Always...'', ma anche del successivo ''Almost a dance'', per me un altro must assoluto, penalizzato un po' da quella voce stile paperetta-ye-ye alla quale mi sono abituata col passare del tempo. E poi la lunga corrispondenza con Hugo dei primi anni '90, che non suona più il basso con loro da una vita ormai, ma sembra ieri che ancora ci suonava - e ancora Mariolina non ce la vedo proprio con loro, che ce posso fa'... - e ai momenti che hanno praticamente preceduto l'arrivo di Anneke e l'incontro con lei, ma soprattutto con la sua straordinaria voce, con la quale hanno creato probabilmente il capolavoro della loro carriera ''Mandylion'', pura poesia. Come sembrava timida, riservatissima Anneke in quel periodo. Ricordo le foto, sempre attaccate in camera. Parevano un gruppo talmente freakkettone.
Poi ''Nighttime Birds'' che ce li ha portati finalmente in Italia, anche se sarebbe stato bello poterli sentire suonare dal vivo ai tempi degli esordi. Altro incantevole viaggio. Fortissima è ancora l'emozione quando all'Estragon di Bologna attaccarono con le note di ''Eleanor''... tutto il locale che cantava con Anneke e noi delle prime file che manca poco arrivavamo sul palco tanto la musica del gruppo era trascinante. Il duetto con la Scabbia per ''Shrink'' poi, da brividi. Quel vestito allucinante e tutto sbrilluccicoso che indossava Anneke e che ancora me lo 'incubo' la notte, se ci ripenso
E poi il disco che probabilmente reputo l'episodio più completo della loro carriera, tra l'altro una sorta di doppio o quasi, ''How to measure a planet?'', un altro viaggio nelle sonorità rock più disparate.
Sempre emozionanti col successivo ''If-then-else'', che contiene un paio - ma forse anche di più - tra i pezzi più emozionanti che abbiano mai scritto e la cara bella Anneke cantato - ''Rollercoster'' e ''Saturnine''.
Con ''Souvenirs'' poi si sono cimentati anche un po' più con l'elettronica e ne sono usciti vincenti ancora una volta. E che dire del live semi-acustico? Sentire Anneke che esegue dei pezzi tratti dai primi due dischi per me è stata la realizzazione di una parte di un mio piccolo sogno che, come ho avuto più volte modo di scrivere su queste pagine, sarebbe stato quello che i The GatherinG avessero riregistrato tutti i pezzi dei loro primi due dischi con Anneke alla voce, ma questo non avverrà mai.
Insomma, ho saltato qualche lavoro, ma ''Home'' è il più recente e già a suo tempo ho avuto modo di dire la tranquillità che infonde un album del genere, e del nuovo disco e della nuova vocalist non posso poi scrivere molto, visto che ho ascoltato solo i 3 brani presenti su myspace e aspetto a gloria di poter comprare il mio dischetto al mio negozio di fiducia, sicura che anche a questo giro la loro musica non mi deluderà comunque, visto che le premesse mi sembrano esserci e la title-track, ''The West Pole'', mi sembra un ottimo pezzo.
La cosa che più mi dispiace, oltre al fatto che mai avrei immaginato e voluto che Anneke lasciasse la band, è che non sono riuscita a sentirli dal vivo a modino dopo la release di ''Home'', a parte un paio di occasioni fugaci all'Evolution e al M'Era Luna nel 2006.
... ma me so' rifatta l'estate scorsa, quando Anneke ha duettato con a' Nando dei Moonspell per ''Scorpion Flower'' e-voi-nooooo
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